(La Ghironda. Tecnica mista su carta. cm 145×140. Opera realizzata in occasione del festival La Ghironda, nella tappa di Otranto il 29 agosto 2012, in piazza Castello, durante il concerto dei Kachupa Folk Band)
Prendo spunto dall’editoriale di Arte Mondadori di questo mese. David Hockney ha fatto scrivere sul manifesto della grande retrospettiva tenuta alla Royal Academy di Londra: “Ognuna delle opere in mostra è stata realizzata personalmente dall’artista”
Il direttore di Arte pare affermare che tale puntualizzazione sia alla base di un falso problema, perché preferisce credere che conta il valore dell’opera in sé e non la mano di chi la fa, citando loscamente Leonardo per cui “la pittura è cosa mentale”. Giustifica così l’esercito di pittori e scultori fantasmi che realizzano le opere di tanti artisti importanti come cattelan, hirst ecc ecc
A me viene da ridere, è interessante che si prende come riferimento un pensiero del genio del rinascimento, la cui mano sapeva realizzare ogni sua visione. Ma quello che mi fa ridere fino a sentirmi male è che si fa finta di dimenticare che l’artista deve essere uno sciamano e non un pubblicitario. Il vero artista deve mostrarci i suoi poteri, deve mostrarci ch’è oltre, che s’è fatto veggente, ci deve mostrare prima di tutto proprio la sua manualità, vale a dire il suo linguaggio, ch’è il suo modo di vedere e dire al mondo altrimenti che vada a vendere noccioline. Altro che cazzate per far contento il sistema capitalistico. Alla boutique della carne vendono di tutto: chi ride dell’artista romantico e di tutte le sue lotte interne è chi ha smesso di lottare, per cui il mondo reale va bene così com’è… ma l’arte non è una trovata da circo, da ciarla al ristorante.
L’arte per me poi è trasfigurarsi! Altro che populismo a riguardo. Confondete la libertà espressiva e la fantasia disponibili a tutti con il ruolo del vero artista. Fa comodo lo so, vi fa comodo!
Orodè